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Sangiovese di Romagna

Il Sangiovese è stato il primo vino romagnolo riconosciuto DOC (9 luglio 1967) ed è il vino più noto della Romagna. È per popolarità uno dei vini simbolo di questa gioiosa regione. In Romagna si producono, ogni anno, circa 6 milioni di bottiglie di Sangiovese DOC, esportate nei più importanti mercati mondiali, tra i quali Giappone, Australia, Canada, Stati Uniti e tutti i paesi europei. Si produce da uve raccolte nelle province di Ravenna, Bologna, Forli, Cesena. Il vitigno è il Sangiovese per almeno l'85%. Il colore è rosso-rubino, a volte con orli violacei. Il sapore asciutto, armonico, a volte un pò tannico, con retrogusto piacevolmente amarognolo. Titolo alcolometrico totale minimo: 11,50%.

Zona di produzione

Provincie di Ravenna-Bologna-Forli-Cesena.

Tecniche tipiche

Il Sangiovese è il classico vino da carne, antipasti (prosciutto, culatello coppa) o lessi, umidi, stracotti, brasati, arrosti, cacciagione, grigliate. In casi particolari può accompagnare zuppe di pesce di gran sapore. Ideale per formaggi a pasta dura (Parmigiano-reggiano, Grana Padano) o fermentati (Gorgonzola dolce, Taleggio stagionato).
Il Sangiovese Superiore, prodotto in una ristretta area collinare della Romagna, ha contenuto alcolico non inferiore a 12° e può essere messo in commercio solo a partire dal 1° aprile dell’anno successivo alla vendemmia.
Il Sangiovese Riserva (menzione attribuita ai vini DOC e DOCG non spumanti) deve essere stato sottoposto ad un periodo di invecchiamento non inferiore ai due anni. La versione "novello" deve avere una macerazione carbonica delle uve per almeno il 50%. Il titolo alcolometrico totale minimo è dell' 11%.

Origini storiche

La leggenda narra che questo vino debba il suo nome agli antichi romani, che per la sua vigoria lo chiamarono "Sanguis Jovis" da cui Sangiovese.

Data ultima modifica: 28 Febbraio 2020