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Teatro comunale "Angelo Masini"

Teatro-comunale-Angelo-Masini

Fondato nel 1788, fu costruito per sostituire il precedente teatro dell'Accademia dei Remoti che trovava sede nel palazzo del Podestà. La costruzione del nuovo teatro inizi nello stesso 1780 e proseguì ininterrotta fino al 1783, quando si constatò che il primo finanziamento era esaurito. Nonostante molteplici difficoltà e traversie d'ordine amministrativo ed economico, la costruzione ebbe termine nel 1787. Il teatro progettato da Giuseppe Pistocchi (1744-1814) si compone di portico, atrio, sala dell'auditorio, con cavea formata da quatto ordini di palchi più il loggione.

L'inaugurazione del teatro avvenne nel 1788 con la rappresentazione dell'opera Caio Ostilio (replicata trenta volte) e con due balletti.

Nel 1838 si decise di prolungare il portico di facciata del teatro lungo tutto il lato sud della Molinella (ora piazza Nenni). La dedica ad Angelo Masini fu decretata dal Comune nel 1903.

Al suo interno, la sala dell'uditorio si compone di quattro ordini di venti palchi, più quello centrale e i due di proscenio che hanno doppia altezza: questi ultimi tre decorati con statue che reggono cornucopie, cartigli e corone d'alloro. Ciascun ordine è estremamente caratterizzato: sopra l'alto basamento della platea si apre il primo ordine con palchi suddivisi da colonne "pestane". Il parapetto del secondo ordine è costituito da una sequenza di metope a bassorilievo di Antonio Trentanove (1742-1812) che non ha precedenti in Italia. I pannelli dei bassorilievi, realizzati in terracotta e fin dall'origine dorati, rappresentano alternativamente soggetti mitologici e soggetti di storia romana. Il secondo e il terzo ordine sono inquadrati da colonnato corinzio con architrave. I palchi del terzo ordine sono invece caratterizzati da balaustrine. Al Quarto ordine i palchi sono suddivisi da una serie di statue addossate a pilastrini: anche le statue sono opera del Trentanove e rappresentano gli Dei dell'Olimpo ed alcune Muse. A conclusione della cavea sta il loggione, sui cui muri perimetrali poggia attualmente il soffitto, tramite un sistema di archeggiature e sesto acuto. Il soffitto reca al centro un rosone con attorno figure allegoriche. L'edificio termina con il vasto palcoscenico di dimensioni uguali alla sala dell'uditorio.

L'opera del Pistocchi rappresenta tuttora un organismo perfettamente funzionale e funzionante. Le graticciate e le attrezzerie di scena sono quelle originali ottocentesche.

 

Dove si trova: il teatro è in piazza Nenni n. 3 (già della Molinella) ed è accessibile, di norma, solo a piedi. Il parcheggio più vicino è quello nella piazza Martiri della Libertà, dietro il palazzo del Podestà, facilmente raggiungibile da qualsiasi punto seguendo le indicazioni.

Per ulteriori informazioni: www.prolocofaenza.it

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Data ultima modifica: 30 Novembre 2018