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Distributori di carburante - Distributore per uso pubblico: domanda di autorizzazione, modifica impianto, trasferimento di sede, trasferimento di titolarità

Chi è interessato al servizio?

Le compagnie petrolifere che intendono attivare, o modificare gli impianti per la distribuzione di carburanti ad uso pubblico.

 

Quali richieste può presentare

Domanda di autorizzazione in carta da bollo indirizzata al Sindaco in caso di:

a) installazione di un nuovo impianto (obbligatoriamente tramite inoltro telematico);
b) ristrutturazione totale dell’impianto esistente;
c) modifica dell’impianto consistente nell’aggiunta di un nuovo prodotto;
d) trasferimento dell’impianto;
e) rinnovo dell’autorizzazione dopo 15 anni dalla data dell’ultimo collaudo e contestuale richiesta di visita di collaudo.

Comunicazione in carta semplice indirizzata al Sindaco e contestuale richiesta di presa d’atto:

a) per le altre modifiche; 
N.B.: la corretta realizzazione di alcune modifiche (es. la variazione del numero o della capacità di stoccaggio dei serbatoi) va asseverata da attestazione rilasciata da tecnico abilitato;
b) per il trasferimento della titolarità, contenente gli estremi di riferimento dell’atto notarile comprovante il passaggio di proprietà  (obbligatoriamente tramite inoltro telematico).

 

Quali effetti avrà la richiesta?

Accoglimento o rigetto entro il termine di 90 gg., salvo interruzione nei casi di irregolarità o incompletezza riscontrati.

 

Quali atti e documenti sono richiesti?

Installazione di un nuovo impianto o trasferimento:

a) Planimetria del nuovo impianto e relazione tecnica a firma di tecnico abilitato.
b) Copia del permesso di costruire o estremi di riferimento.
c) Perizia giurata redatta da un ingegnere o da un altro tecnico competente per la sottoscrizione del progetto presentato, iscritto al relativo albo professionale, attestante la conformità del progetto alla normativa vigente in materia di sicurezza, fiscale, urbanistica e ambientale.
d) Autodichiarazione del richiedente circa il possesso dei requisiti di legge.
e) Pareri di: VV.F.; AUSL; ARPA.
f) Una marca da bollo.
g) copia della carta di identità o di un documento di riconoscimento in corso di validità ai sensi del D.P.R. 28.12.2000 n.445 art.38 (L-R) del dichiarante (solo per inoltro tramite altra persona diversa dal dichiarante)   

Ristrutturazione totale dell’impianto esistente:

a) Planimetria dell’impianto e relazione tecnica a firma di tecnico abilitato.
b) Copia del permesso di costruire o estremi di riferimento.
c) Perizia giurata redatta da un ingegnere o da un altro tecnico competente per la sottoscrizione del progetto presentato, iscritto al relativo albo professionale, attestante la conformità del progetto alla normativa vigente in materia di sicurezza, fiscale, urbanistica e ambientale.
d) Autocertificazione attestante che l’impianto non ricade in alcuna fattispecie di incompatibilità.
e) Pareri di: VV.F.; AUSL; ARPA.
f) Una marca da bollo.

Modifica dell’impianto consistente nell’aggiunta di un nuovo prodotto:

a) Planimetria dell’impianto riportante le modifiche da attuare a firma di tecnico abilitato.
b) Copia del permesso di costruire o estremi di riferimento.
c) Perizia giurata redatta da un ingegnere o da un altro tecnico competente per la sottoscrizione del progetto presentato, iscritto al relativo albo professionale, attestante la conformità del progetto alla normativa vigente in materia di sicurezza, fiscale, urbanistica e ambientale.
d) Autocertificazione attestante che l’impianto non ricade in alcuna fattispecie di incompatibilità.
e) Pareri di: VV.F.; AUSL; ARPA.
f) Una marca da bollo.

 

Esistono tempi da rispettare?

Per lo svolgimento dell’attività occorre ottenere preventivamente l’autorizzazione o presentare la comunicazione del caso.

 

Ci sono costi o tariffe previsti?

Nel caso di :
- installazione di un nuovo impianto;
- ristrutturazione totale dell’impianto esistente;
- modifica dell’impianto consistente nell’aggiunta di un nuovo prodotto;
- rinnovo dell’autorizzazione;
deve essere richiesta la visita di collaudo da parte dell’apposita Commissione Comunale. Le spese del collaudo sono a carico del richiedente.

 

Ci sono limitazioni?

I nuovi impianti di carburante possono essere edificati solo nelle aree identificate dal piano regolatore vigente, nel rispetto delle distanze e con le tipologie previste dalla normativa regionale.

 

Normativa:

- D.Lgs 32/1998;
- Delibera CR Emilia-Romagna 355/2002.

 

Altre notizie:

Procedimento particolarmente complesso per cui si invita il richiedente a rivolgersi al servizio competente.  

Data ultima modifica: 16 Febbraio 2017